Protesi elettronica di arto inferiore

 

 

Nel Mondo esistono oltre 1 miliardo di persone con disabilità, il 13,3% totale della popolazione. Ogni giorno in Italia, secondo i dati INAIL, entrano nel mondo della disabilità per infortuni sul lavoro 147 persone al giorno. Se a questi aggiungiamo incidenti stradali, incidenti domestici e patologie gravi il numero delle persone coinvolte cresce vertiginosamente.

È importantissimo sostenere la ricerca scientifica anche nel campo protesico, per migliorare la qualità della vita di tutti quei pazienti che necessitano di un dispositivo a sostituzione dell’arto mancante. Allo stato attuale i risultati ottenuti sono molto incoraggianti e proprio per questo non è il momento di arrendersi.
Salvatore ha scelto Officine Ortopediche.

Salvatore Cimmino è nato a Torre Annunziata, nel 1964. Vive e lavora a Roma presso la Selex ES, una società del Gruppo Finmeccanica. A soli 15 anni Salvatore fu colpito da un terribile osteosarcoma, per salvarsi la vita è costretto all’amputazione della gamba a metà del femore.

All’età di 41 anni, dopo innumerevoli problemi fisiologici, sotto consiglio medico Salvatore comincia a nuotare, non era mai stato in acqua prima di allora!
Dopo otto mesi, il 15 luglio del 2006 compie la sua prima traversata senza l’ausilio di protesi performanti, Capri/Sorrento di 22 km. Subito dopo inizia il suo “sciopero nuotando” per attirare attenzione sui problemi del mondo della disabilità.

Nel 2007 organizza il “GIRO d’ITALIA A NUOTO”, nel 2009 è nuovamente testimonial per “IL GIRO d’EUROPA A NUOTO”, nel 2010 comincia il tour “A NUOTO NEI MARI DEL GLOBO – Per un mondo senza barriere e senza frontiere”, una nuova sfida per conquistare i mari dell’intero pianeta.

Perché lo fa?
L’obiettivo per il quale Salvatore Cimmino prende parte alle sue imprese è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica ma soprattutto le Istituzioni sulle difficoltà che ogni giorno devono affrontare le persone disabili. Ottenere dei presidi protesici adeguati, l’adeguamento delle barriere architettoniche, la difficile integrazione nel lavoro e a scuola, il diritto alla dignità e cittadinanza. Il disabile deve diventare una risorsa per la Società, deve poter occupare il suo posto con dignità, deve poter contribuire alla crescita sociale ed economica.

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